Il gioco dei ragazzi di una volta
consistente nel far saltare in aria un corto bastoncino (detto anch’esso
lippa o lippo) battendolo con un legno a una delle estremità appuntite e
nel percuoterlo poi a volo, per mandarlo il più lontano possibile. E’
noto regionalmente con altri nomi: el pendolo (Trieste), la rella
(Milano), a ciri mela (Piemonte), a chiba e cheba (Venezia), arè busè
(Firenze), nizza o trillò (Roma), mazza e’o piuzo(Napoli).Gli attrezzi
necessari per eseguire questo gioco venivano ricavati di solito da un
manico di scopa come risulta dalla poesia di Giorgio Roberti in
romanesco:
La nizza
Nonna stucia e stornella, e se specchia…
Stamattina se vede troppo gobba e troppo vecchia
Poi fa mente locale
e m’ammolla ‘na pizza. L’ha capita:
J’ho accorciata la scopa pe’ fa a nizza!
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