Una mucca o una pecora
morte che giacciono in un pascolo sono considerate carogne. La stessa
carcassa, trattata e appesa a un chiodo in macelleria, passa per cibo!
J.H. Kellogg
J.H. Kellogg
La natura fa parte della nostra vita. Noi proveniamo dal seme, dalla terra, e ne facciamo parte. Ma noi stiamo rapidamente perdendo il senso di essere animali come gli altri. Potete sentire l’albero, guardarlo, vederne la bellezza, ascoltare il suono che produce? Potete essere sensibili alla piccola pianta, al filo d’erba, al rampicante che cresce sul muro, alla luce sulle foglie e alle ombre? Bisogna essere consapevoli di tutto questo e sentirsi in comunione con la natura che ci circonda. Anche se vivete in città ci sono molti alberi qua e là, un fiore nel giardino del vicino, magari un po’ trascurato, soffocato da erbacce, ma guardatelo, sentite di far parte di tutto questo, di tutte le cose viventi. Se ferite la natura ferite voi stessi.
La malattia di cui oggi soffre gran parte dell’umanità è inafferrabile, non definibile. Tutti si sentono più o meno tristi, sfruttati, depressi, ma non hanno un obbiettivo contro cui riversare la propria rabbia o a cui rivolgere la propria speranza. Un tempo il potere da cui uno si sentiva oppresso aveva sedi, simboli, e la rivolta si dirigeva contro quelli. [...] Ma oggi? Dov’è il centro del potere che immiserisce le nostre vite? Bisogna forse accettare una volta per tutte che quel centro è dentro di noi e che solo una grande rivoluzione interiore può cambiare le cose, visto che tutte le rivoluzioni fatte fuori non han cambiato granché. (TIZIANO TERZANI)